Patrimonio Culturale e Nuove Tecnologie : Educazione e Comunicazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 agosto 2000 09:57
Patrimonio Culturale e Nuove Tecnologie : Educazione e Comunicazione

E' il tema di un convegno che avrà luogo a Lucca, presso Villa Bottini, il 2 settembre.
Le profonde trasformazioni indotte dai mezzi tecnologici a livello socio-culturale, impongono una riflessione riguardo ai nuovi modi di apprendere, comunicare e fare arte e cultura, e alla conseguente necessità di creare nuovi moduli e nuovi codici didattici e comunicativi che sappiano rendere conto di queste trasformazioni.
L’intervento di "operatori" dei vari settori artistici e culturali, tra i quali Paola Scremin di Rai Sat Art (il primo canale satellitare interamente dedicato all’arte), Andrea De Polo (del Museo Alinari della Fotografia), Paolo Rosa (Studio Azzurro), Gian Ruggero Manzoni (critico, filosofo, scrittore e docente), Andrea Polo (Giunti Multimedia, responsabile della sezione produzioni multimediali dalla casa editrice Giunti), e un pool di docenti di pedagogia (Caterina Cangià, Giuseppe Costa e Fabio Pasqualetti dell’Università Pontificia Salesiana), permette di delineare un panorama esaustivo dell’evoluzione in corso e dei possibili scenari futuri.
Come il passaggio dal XIX al XX secolo era stato caratterizzato da profondi mutamenti di carattere culturale e tecnologico, altrettanto il terzo millennio, debutta all’insegna di una vera e propria rivoluzione tecnologica, comunicativa e filosofica.
Lo scorcio del XIX secolo ha visto l’affermazione del mezzo fotografico - con la sua riproduzione oggettiva del reale - e la conseguente destituzione della pittura dalla sua funzione mimetica e l’avvento del cinema e il suo controllo sulla dimensione temporale.
A tutto questo vanno aggiunte conquiste tecnologiche come il telegrafo (e la rivoluzione comunicativa ad esso connessa), i raggi Rotgen (che rendono visibile il funzionamento della macchina umana), la teoria dei quanti (la struttura della materia che viene svelata) e trasformazioni socio-culturali come lo sviluppo dei trasporti (che cambiano sostanzialmente le percezione delle distanze spazio-temporali) oppure la pubblicazione di testi cardine per la cultura occidentale come "L’interpretazione dei sogni" di Freud (1900) (dopo la materia e il corpo anche i meccanismi della mente vengono palesati).
Anche se meno appariscenti, le trasformazioni che accompagnano questo inizio di millennio, sono sicuramente altrettanto incisive riguardo alla realtà, perché contemplano una nuova impostazione di carattere epistemologico e percettivo.
Le tecnologie digitali ( il world wide web o rete e le varie applicazioni del digitale, come cd-rom, dvd, strumenti ottici riproduttivi o di registrazione, ecc) hanno istituito un nuovo rapporto con la realtà che ci circonda, cominciando dalle trasformazioni dei concetti spazio-temporali, passando per i corto circuiti comunicativi e le trasformazioni percettive imposte (leggi nuovi criteri di apprendimento e nuovi codici e imput di trasmissione) per arrivare alla strutturazione di un nuovo statuto della natura e della realtà.

Uno statuto che per costituzione prescinde dal referente oggettivo, naturalistico, ma può ricrearlo grazie ad una sequenza di algoritmi che delineano coordinate volumetriche e spazio-temporali.
Il convegno vuole creare un’occasione di riflessione su questi argomenti, offrendo la testimonianza di operatori, teorici e insegnanti del mondo dell’arte, della cultura e della comunicazione, che offriranno ciascuno la propria "ricetta" per affrontare una realtà culturale sempre più dominata dalle tecnologie.

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