Nuovo regolamento per il Consiglio provinciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2000 18:40
Nuovo regolamento per il Consiglio provinciale

Modifiche sostanziali nel nuovo regolamento del Consiglio provinciale di Firenze, approvato dall'assemblea di Palazzo Medici Riccardi con il voto favorevole di tutti i gruppi, escluso quello di Rifondazione che si è astenuto.
Le Commissioni permanenti vengono separate in modo netto da quelle di indagine e speciali ed il loro numero cala da 7 a 6. Al loro interno sparisce il voto ponderato (che assegnava ai singoli consiglieri un peso proporzionale a quello del proprio gruppo politico). Ciascuna commissione avrà 14 membri e potrà funzionare con la presenza di soli 5 membri (ma per votare sarà necessaria quella della metà dei membri).
Anche il Consiglio potrà lavorare legittimamente con solo un terzo dei consiglieri presenti, mentre per le votazioni resta richiesto il quorum della metà dei membri.
Un freno è stato posto alla tendenza di alcuni consiglieri a partecipare solo parzialmente alle sedute.

D'ora in poi saranno decurtati i gettoni di coloro che si assenteranno per più della metà della durata delle riunioni del Consiglio. "Abbiamo dotato il Consiglio provinciale di un regolamento moderno, più snello e più leggibile", ha dichiarato il presidente Eugenio Scalise. "Finalmente", ha poi rilevato Scalise, "il Consiglio ha una propria autonomia organizzativa e ciò comporta una maggiore agilità nelle procedure di spesa anche per quanto riguarda i gruppi".
"Nella predisposizione del regolamento", ha poi detto Scalise, "abbiamo fatto un lavoro molto serio, in una ottica di grande rispetto per il ruolo che le nuove leggi hanno assegnato alle assemblee elettive, e ritengo che sia stato centrato l'obiettivo di dare a chi governa gli strumenti per farlo ed a chi controlla quelli per esercitare la propria funzione, così come l'obiettivo di mettere la maggioranza in condizione di portare avanti il suo programma elettorale consentendo all'opposizione di fare pienamente il proprio lavoro".
Di riequilibrio nei confronti delle opposizioni ha parlato anche il consigliere di Forza Italia Fabio Filippini, che ha presieduto la commissione consiliare che ha elaborato il testo del nuovo regolamento.
Una pagina a sé nella discussione sul regolamento è stata riservata alla questione della partecipazione dei rappresentanti degli immigrati all'attività consiliare.

Questione che i rappresentanti di Rifondazione, hanno parlato Eugenio D'Amico e Sergio Gatteschi, volevano fosse subito affrontata, e sulla quale i rappresentanti di Verdi e Popolari, Sergio Gatteschi e Giovanni Vignoli, hanno chiesto al contrario - presentando uno specifico emendamento al testo del Regolamento - il rinvio di decisioni alla futura adozione dello specifico regolamento del Consiglio degli stranieri di cui la Provincia intende dotarsi. Una posizione accettata dalle altre forze della maggioranza, come ha detto il capogruppo dei Ds Tiziano Lepri, sulla base di un ragionamento politico e nella convinzione che le forme di partecipazione degli immigrati siano celermente definite, come ha chiesto Gloria Campi, sempre dei Ds.

L'emendamento di Gatteschi e Vignoli è stato approvato dall'assemblea ed a quel punto Rifondazione ha deciso di astenersi sull'intero regolamento.
Gli altri interventi
Alessandro Corsinovi (Ccd) ha espresso la speranza che il nuovo regolamento venga effettivamente attuato e consenta ai consiglieri di svolgere con più efficacia le loro funzioni di indirizzo e di controllo. Enrico Nistri (An) ha dissentito dalla decisione di accorpare due commissioni che a suo avviso erano anche quelle che hanno lavorato di più.

Tiziano Lepri (capogruppo dei Ds) ha definito il regolamento "non un passaggio burocratico ma un atto che contiene gli elementi innovatori del rapporto fra l'esecutivo e l'assemblea. Carlo Bevilacqua (capogruppo di Fi) ha sottolineato il lavoro fatto dalla commissione presieduta da Fabio Filippini.
Il nuovo regolamento del Consiglio provinciale di Firenze entrerà in vigore il 1° settembre, in tempo per la ripresa dei lavori dell'assemblea dopo la pausa estiva.

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