Piombino: quinta tappa del giro in Toscana della giunta regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2000 22:52
Piombino: quinta tappa del giro in Toscana della giunta regionale

Le iniziative per la creazione di nuova occupazione e le prospettive per il porto di Piombino, le grandi questioni della viabilita', in primo luogo il corridoio tirrenico, e le opportunita' rappresentate dal turismo culturale e naturale, le esigenze di risanamento ambientale e i problemi legati alla gestione delle risorse idriche. Di tutto questo si e' parlato oggi a Piombino, in occasione della quinta tappa del giro che la giunta regionale sta compiendo in Toscana per presentare alle comunita' locali il suo programma di governo.

In programma questa volta l'incontro con gli enti e le categorie economiche del circondario della Val di Cornia, a testimonianza dell'importanza attribuita a questo nuovo assetto istituzionale. "Da questo circondario - ha spiegato il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini - ci aspettiamo una capacita' di confronto piu' rapido e semplificato, una progettualita' di piu' ampio respiro, il superamento di quel municipalismo in direzione di una collaborazione che e' condizione necessaria per accedere a importanti risorse e per utilizzarle al meglio".
Tra i temi affrontati nel corso dell'incontro, quello della lotta ad una disoccupazione che proprio sulla costa registra le cifre piu' alte, quello del corridoio tirrenico - "Il tavolo nazionale - ha spiegato Martini - deve operare per giungere ad una soluzione positiva.


Il collegamento tra la dorsale e il porto di Piombino e' un aspetto di questa soluzione" - e quello delle emergenze idriche che, assieme ad altri problemi ambientali, saranno oggetto di incontri specifici che l'assessore all'ambiente, Tommaso Franci, fissera' nelle prossime settimane.
Il programma della giornata in Val di Cornia della giunta si e' conclusa con la visita al parco archeologico di Baratti-Populonia, una realta' che esprime l'impegno dell'area a lasciarsi definitivamente alle spalle gli anni di crisi della grande industria, valorizzando al meglio le rilevanti opportunita' legate alla valorizzazione dei beni ambientali e culturali.

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