Grande serata di musica ieri a Fabbrica Europa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2000 09:24
Grande serata di musica ieri a Fabbrica Europa

Il violinista Jamal Ouassini riunisce intorno a sé alcuni musicisti maghrebini che da anni rappresentano la musica della loro terra nei più importanti festival di musica tradizionale. Ieri sera però gli spettatori della Stazione Leopolda hanno assistito viaggio straordinario musicale dalle antiche scuole arabe, alle tradizioni popolari del nord Africa e al repertorio delle romances sefardite della Spagna medievale tuttora cantate anche a Tangeri e Tetuan, dalla tradizione balcanica al jazz di sperimentazione.
Sul palco insieme Ouassini c’erano Bouchaib Moumou (liuto, karkabat, voce), Aziz Riyahi (canto, bendir, darabouka), Marzouk Mejri (darabouka, ghaita, rik), Lorenzo Gasperoni (batteria, darabouka, karkabat), Guglielmo Pagnozzi (clarinetto, sax alto e soprano), Fabrizio Pio (effetti, percussioni, karkabat), Francesca Taranto (basso), ma anche Paolo Fresu (tromba), Faye Nepon (canto, repertorio yiddish e sefardita), Alexandar Sasha Karlic (liuto, canto, percussioni).
L’incontro fra Fresu e Ouassini ha dato vita ad uno splendido esperimento di contaminazione tra musica araba e jazz, per un "canto di pace" dedicato al popolo e alle tradizioni musicali del maghreb e al loro rapporto con i paesi del bacino mediterraneo.
Il curriculum di Paolo Fresu è denso di premi, riconoscimenti, partecipazioni e collaborazioni.

Laureato al Dams di Bologna (sezione musica), già a 23 anni vince il "Premio RadioUno Jazz" indetto dalla RAI, il premio "Arrigo Polillo" della rivista "Musica Jazz" e nel 1985 il premio "RadioCorriere TV"; da allora il suo nome è sempre stato saldo ai vertici delle classifiche di riviste specializzate, fino al ’90, quando ha vinto come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (Live in Montpellieri) il premio "Top Jazz 1990". Ha tenuto corsi e seminari nelle migliori scuole italiane ed straniere del settore, ha condotto, come giornalista, trasmissioni radiofoniche per la RAI.

Scrive colonne sonore per rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche. Ha suonato in tutto il mondo e con i migliori artisti del Pianeta. Nel 1996 ha vinto a Parigi l’ambito premio "Bobby Jaspar" dell’Académie du Jazz ed il "Django d’Or" come miglior musicista di jazz europeo.

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