Un "network" di citta' e regioni rappresentative di tutti i popoli dell'Europa sud-orientale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2000 16:21
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E' quanto e' nato ufficialmente oggi a Firenze, a conclusione di un seminario promosso dalla Regione Toscana, grazie ad un documento firmato da amministratori serbi, croati, bosniaci, albanesi e macedoni. L'iniziativa, spiega il documento, si impernia sulla consapevolezza che "solo dalla cooperazione tra i diversi soggetti a livello regionale e dallo sviluppo di processi di partecipazione della societa' civile e di promozione dei diritti civili, puo' scaturire una pace stabile per tutta l'area". Alla rete di enti locali hanno per il momento aderito la regione dell'Istria (Croazia), il cantone di Sarajevo (Bosnia Erzegovina), le citta' di Scutari (Albania), di Mostar, Livno, Trebinje, Nevesinje (Bosnia Erzegovina), di Rovigno, Pazin, Verteneglio, Varazin (Croazia), di Skopje (Macedonia), di Kragujevac (Federazione jugoslava).
Presente in qualita' di osservatore anche un funzionario Onu di Pec (Kosovo), attualmente amministrata dalle Nazioni Unite.

Per quanto riguarda gli enti locali toscani le prime adesioni, oltre a quella della Regione, sono state quelle della provincia e del comune di Arezzo, dei comuni di Carrara e Montale, della comunita' montana del Mugello. La rete potra' allargarsi in seguito all'adesione di altre comunita' locali interessate a sviluppare rapporti di partenariato che consentiranno di promuovere anche progetti concreti di cooperazione, in particolare nel settore dei servizi pubblici locali. "Ricostruire i ponti del dialogo e della cooperazione", questo il titolo del programma, potra' contare anche su alcuni strumenti permanenti: un comitato di direzione, a cui partecipera' con un proprio rappresentante ogni ente aderente, un segretariato e alcuni gruppi di lavoro.

"E' un fatto di per se' significativo - ha spiegato il presidente della Regione Toscana - che amministratori di tanti paesi che si sono combattuti e che non avevano relazioni diplomatiche si siano seduti allo stesso tavolo, avviando un lavoro comune. Abbiamo verificato che di fronte a progetti concreti e sulla base degli interessi delle comunita' locali e' possibile superare contrasti e conflitti". Gia' in programma anche un secondo incontro della "rete", con un taglio fortemente operativo, per la cui ospitalita' si e' gia' candidata l'Istria.

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