Che fine ha fatto il progetto "Musical Nanny"?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2000 19:21
Che fine ha fatto il progetto

E, soprattutto, come sono stati spesi gli oltre 700 milioni di lire finanziati dall'Unione Europea (nell'ambito dei progetti finalizzati all'occupazione) e anticipati quasi interamente dal Comune di Firenze? Sono alcuni dei quesiti contenuti in una interrogazione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e sottoscritta da tutte le altre consigliere, Lavinia Balata Orsatti (PPI), Susanna Agostini e Athina Cenci (DS), Bianca Maria Giocoli (Forza Italia) e Gaia Checcucci (Alleanza Nazionale).


"Il progetto, della durata di due anni - si legge nell'interrogazione - era finalizzato alla formazione di assistenti musicali all'infanzia ed handicap ed alla successiva creazione di una società o cooperativa di servizi costituita e gestita dalle partecipanti al corso". "Il Comune di Firenze - scrive la Sgherri - in quanto ente promotore è responsabile dello svolgimento del progetto, pena la restituzione delle somme percepite". "Dopo ben quattro prove scritte, le cinquecento aspiranti, tutte in possesso di laurea o diploma di maturità e disoccupate - spiega Monica Sgherri - sono rimaste in 25.

Queste ultime, dopo aver partecipato ad un corso di 600 ore e un tirocinio di altre 200, avrebbero dovuto creare una impresa o una cooperativa finanziata con 45 degli oltre 700 milioni stanziati per il progetto". Nell'interrogazione si chiede quindi "se è stata creata la società di servizi, quante persone impiega, come ha usufruito delle risorse preventivate" e "in quale settore oggi opera l'impresa creata".
Gli altri quesiti posti dalla Sgherri e dalle altre consigliere riguardano "i risultati circa il soddisfacimento delle partecipanti rispetto alla qualità del corso", "quali controlli e verifiche ha fatto l'amministrazione comunale sui contenuti del corso e sulla loro realizzazione" e, infine, "quali materiali sono stati prodotti e diffusi alle partecipanti, e con quali benefici, delle attività transnazionali, per le quali erano stati impegnati 140 milioni di lire".

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