A Firenze un Osservatorio sugli Appalti, no gare al ribasso

 La proposta di Tommaso Grassi per una task force

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2014 14:03
A Firenze un Osservatorio sugli Appalti, no gare al ribasso
La conferenza stampa per la presentazione della task force

 Un gruppo di dipendenti comunali qualificati vigilerà sulla correttezza dei bandi, e le condizioni di lavoro applicate dalle società appaltanti, predisponendo bandi di gara strutturati in modo da escludere il massimo ribasso come criterio di aggiudicazione. Questa la proposta lanciata stamani dal candidato sindaco della coalizione Firenze riparte a Sinistra, Tommaso Grassi, sostenuto dalla civica Firenze a Sinistra, Sel e Prc. Con lui il segretario provinciale del Prc Andrea Malpezzi, Annarosa Picchioni, lavoratrice in appalto, e il capolista di Rifondazione sinistra unita lavoro e diritti Dmitrij Palagi.

“Vogliamo evitare l'offerta al massimo ribasso d'asta – dice Grassi – che non garantisce la qualità del servizio. Oltre a questo i lavoratori vengono sottopagati e il costo degli appalti è elevato: una spesa non conveniente per le casse dell'Amministrazione”. “Superare gli appalti è l'obiettivo politico – afferma Palagi - È il primo passo per reinternalizzare i servizi. E' inaccettabile una situazione del genere. Gli appalti al massimo ribasso convengono solo alle aziende che si aggiudicano il servizio, non certo ai lavoratori, né al Comune.

In questi anni sono stati trascurati il servizio, e sfruttati e sottopagati i lavoratori”. Su che base verranno creati i bandi? “I criteri non saranno solo quelli economici – continua Palagi – ma saranno valutati sull'effettiva qualità del servizio, su base anche tecnica, e sul rispetto delle condizioni di lavoro”. Dati alla mano, la convenienza di esternalizzare non c'è e i controlli mancano”. Non a caso la proposta viene ampliata e a breve, aggiunge Palagi, “allargheremo la task force a un Osservatorio sugli appalti in cui ci siano tutti i soggetti, comprese le rappresentanze sindacali e sociali”. Una scelta che si rende necessaria anche per "la scarsa verifica – come è avvenuto in questi 5 anni – da parte della Commissione apposita che, lo ricordiamo, si è riunita solo tre volte.

Tre sono i verbali a testimoniarlo e a rimarcare il fatto che non sia sufficiente il ruolo svolto dalla Commissione per garantire un controllo costante a tutela dei lavoratori e nel rispetto degli standard qualitativi".

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