A Firenze le prime note dal vivo in ricordo di Ennio Morricone

Ieri sera a Palazzo Medici Riccardi l’Orchestra da Camera fiorentina in “Musica dal grande schermo” a poche ore dalla morte del compositore romano

Nicola
Nicola Novelli
08 luglio 2020 08:00
A Firenze le prime note dal vivo in ricordo di Ennio Morricone
Fotografie di Miriam Curatolo

FIRENZE- La serata era in programma da tempo a Palazzo Medici Riccardi, nel cartellone di Concerts in Florence. Ma eseguire le note di Ennio Morricone ieri avevano un significato differente, a poche ore dalla sua scomparsa. Così “Musica dal grande schermo”, un concerto da 12 anni nel repertorio dell’Orchestra da Camera fiorentina,si è trasformato nell’occasione per un commosso ricordo del compositore romano, il primo a Firenze e forse in Italia.

Il maestro Giuseppe Lanzetta, animatore della rassegna estiva, ha invitato a questa improvvisata celebrazione alcuni colleghi, che come lui hanno avuto occasione di conoscere e collaborare con Morricone: Susanna Rigacci, il soprano svedese naturalizzata italiana, nota al pubblico proprio per le sue esibizioni in vocalizzo dei brani delle colonne sonore dei film "Il buono, il brutto, il cattivo", "C'era una volta il West", "Giù la testa" di Ennio Morricone, con il quale ha tenuto diversi concerti dal vivo in varie nazioni; il maestro Paolo Zampini, direttore del conservatorio Cherubini, interprete tra i preferiti del compositore romano, che da molti anni ne esegue le musiche da film e da camera; il maestro della Scuola di musica di Fiesole Andrea Portera, membro della giuria del concorso internazionale Morricone Awards.

Dopo la memoria dei ricordi personali, la parola è passata alle note dell’ensemble, composto da 12 archi, più batteria, pianoforte (Fernando Ramses Pegna Diaz) e tromba (Raffaele Chieli) solisti. Il borderò è stato integrato per l’occasione con numerosi “fuori programma” morriconiani, tra cui hanno spiccato titoli quali Nuovo cinema Paradiso, Gabriel's oboe, La leggenda del pianista sull'oceano, I promessi sposi, La califfa, Un altro mare.

Come ha detto il maestro Giuseppe Lanzetta in apertura della serata, illuminata da un evocativo plenilunio: “Dedichiamo un saluto commosso a un grande artista, che ci ha appena lasciati per andare a dirigere l’orchestra del paradiso”.

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