A Capalbio, la lunga serata dei libri dalle 19:30 sino a mezzanotte

Milena Gabanelli, vincitrice del Premio Boccaccio 2015 per il giornalismo, a Certaldo il 12 settembre. A Nicolò Giraldi il Premio Tutino Giornalista 2015

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2015 13:53
A Capalbio, la lunga serata dei libri dalle 19:30 sino a mezzanotte

Ultimo appuntamento, quello di stasera, per Capalbio Libri, il festival sul piacere di leggere in piazza ed in rete, ideato e diretto da Andrea Zagami, organizzato dalla società di comunicazione Zigzag in collaborazione con il Comune di Capalbio. Una serata doppia, in due tempi, con grandi ospiti anche tra il pubblico, in collaborazione con il Premio Strega, il premio letterario più prestigioso d'Italia. Capalbio Libri, che ha già accolto durante le serate di questa nona edizione importanti ospiti e autori, come Antonella Clerici e Luca Bianchini, LuigiBisignani e Maria Latella, Myrta Merlino e Denise Pardo, TobiasPiller e Stefano Fassina, Chicco Testa e Michela Tamburrino, Mariolina Sattanino ad Andrea Purgatori, si prepara all’ultima serata.

Soddisfazione da parte di Andrea Zagami, che per l'occasione fa un primo bilancio dell'edizione che sta per concludersi: "Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti: circa 3mila presenze finora, 13 libri presentati e 4 performance musicali di artisti italiani selezionati dal nostro direttore musicale Massimo Nunzi - dichiara il direttore e ideatore della rassegna letteraria - Stiamo già preparando l'edizione del 2016: è in fase di studio una collaborazione più intensa con il premio Strega per un appuntamento ancora più ricco, insieme alla libreria Bastogi di Orbetello.

Un vero e proprio incontro con i lettori dei vincitori del Premio,dalla mattina alla sera". Per la prima parte del gran finale della rassegna letteraria salirà sul palco rosso di Piazza Magenta il vincitore dell'edizione 2015: Nicola Lagioia, autore de “La ferocia” - Einaudi. Sarà anche l'occasione per parlare del libro “La Polveriera” – Mondadoridi Stefano Petrocchi,Direttore della Fondazione Bellonci.A condurre la prima parte della serata il giornalista del Corriere della Sera Paolo Conti. Alle ore 22:00, invece, sarà il turno di Fabio Genovesi e del suo "Chi manda le onde"- Mondadori.

Calcheranno il palco anche Loredana Eusebi,Eugenio Bellini, Guido Manfellotto, Edoardo Purgatori e tanti altri giovani. Ad animare il dibattito della seconda parte Ginevra Bersani. Durante questi due incontri, anchele letture di alcuni brani dei libri, interpretati da Irene Grazioli Fabiani. Ad arricchire ulteriormente il programma, le performance musicali di Marta Colombo Trio Sundance, selezionate da Massimo Nunzi, direttore artistico per la parte musicale.A conclusione la grande festa di fine festival: la "Notte delle Streghe", chesi svolgeràai bordi della piscina dell'hotel Valle del Buttero, da mezzanotte in poi, con dj-set, autori e libri. Nicola Lagioia è nato a Bari nel 1973.

Con Minimum Fax ha pubblicato Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (2001), e con Einaudi Occidente per principianti (Supercoralli 2004), Riportando tutto a casa (Supercoralli 2009, Super ET 2011; Premio Viareggio-Rèpaci, Premio Vittorini, Premio Volponi) e La ferocia (Supercoralli 2014) vincitore Premio Strega 2015 e del Premio Mondello 2015 - Sezione Opera Italiana. Dirige nichel, la collana di narrativa italiana di minimum fax. È una delle voci di Pagina3, la rassegna stampa culturale di Radio3.

Scrive per diversi quotidiani, settimanali e riviste, tra cui Lo Straniero, Repubblica, Orwell, Il Venerdì di Repubblica, Repubblica XL. Nel 2013 è uno dei selezionatori della Mostra del Cinema di Venezia.

"Sono 150mila i celiaci in Italia, ma si crede che ce ne siano almeno altri 450mila, per un totale di 600mila tra diagnosticati e non diagnosticati. Questo è un grande problema: una persona su quattro non sa di esserlo. Numeri in aumento anche a causa della presenza in maniera massiccia di glutine nei prodotti industriali che noi compriamo nei supermercati e nella grande distribuzione". A sottolinearlo lo chef della cucina gluten free Marcello Ferrarini durante la settima serata di Capalbio Libri, il festival sul piacere di leggere in piazza ed in rete, ideato e diretto da Andrea Zagami, organizzato dalla società di comunicazione Zigzag in collaborazione con il Comune di Capalbio. Nella serata di ieri la rassegna ha ospitato sul palco di Piazza Magenta due importanti autori per discutere di "food" sotto vari punti di vista: il professore Carlo Alberto Pratesi, autore de "Il cibo perfetto" – Edizioni Ambiente, e Marcello Ferrarini, chef celiaco specializzato nel gluten free, autore di "Tutta un’altra pasta" – Mondadori.

La serata è stata moderata dalla giornalista de La Stampa Michela Tamburrino ed è stata arricchita dalle letture di alcuni brani dei due libri, interpretati da Lilli Adriana Franceschetti, e dalla conduzione di Ginevra BersaniMilena Jole Gabanelli, conduttrice e autrice tv, apprezzata per le inchieste di ”Report”, considerato da pubblico e critica il miglior programma di giornalismo investigativo in onda su Rai3, sarà a Certaldo per la prima volta il prossimo 12 settembre.

E per un motivo ben preciso. Sarà fra i tre illustri premiati della trentaquattresima edizione del “Boccaccio 2015”, il cui vincitore per la letteratura italiana è l’attore e drammaturgo Stefano Massini e per la letteratura internazionale Jorge Mario Pedro Vargas Llosa, già premio Nobel per la letteratura nel 2010. Le inchieste giornalistiche - a cui Milena Gabanelli ci ha abituati da quando è nato Report, ossia dal 1997 - sono sempre molto coraggiose e fanno scuola per il modo serio, professionale e innovativo sul piano delle nuove tecniche di videogiornalismo, con il quale vengono affrontatitemi di grande attualità e spesso spinosi: dall’economia alla sanità, dalla giustizia all’inefficienza di alcuni servizi pubblici, dalle questioni legate al crimine organizzato (ecomafia, servizi segreti, etc…) a quelle legate al mondo del lavoro.

Per il suo stile inconfondibile ha vinto numerosi premi (oltre venti) anche se ad uno in particolare è rimasta legata, ma è lei stessa a parlarcene in una breve intervista. “E’ quello vinto nel 2005, il “Saint-Vincent”, perché me lo ha consegnato l’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi al Quirinale, ed ero premiata insieme al mio mito: Ettore Mo”. Qualsiasi lavoro fatto con passione e serietà professionale (come è sempre stato nel suo caso) richiede un grande dispendio di energie personali a più livelli.

Ritiene che le giovani generazioni siano in grado di affrontare simili sfide? Quali consigli darebbe loro? “Sono stata giovane anch’io e ricordo ancora bene tutto, non ero diversa dai ragazzi che bussano alla mia redazione e a tutte le redazioni per cercare qualcosa da fare. Quello che mi sento di dire è di seguire le proprie passioni, di non demoralizzarsi, di fare anche altri lavori contestualmente visto che con i compensi che girano è difficile pagarsi l’affitto (quando ho iniziato io era uguale, e, infatti, per mantenermi facevo anche le fiere).

Con pazienza e perseveranza il momento giusto arriva per tutti”. Sente forte il senso di responsabilità quando affronta le sue inchieste? E i pericoli? “Certamente sì, altrimenti sarei già in galera, però, per fare un programma come Report ci vuole anche una certa dose di masochismo”. Qual è la sua vacanza ideale e cosa - o chi - porterebbe con sé? “Non al mare, che adoro, ma dopo 3 giorni mi annoio, mentre mi diverto e mi rilasso a visitare grandi città che non conosco, lontano dal mio Paese, e insieme a mio marito.

Con me porto il minimo, ma sempre un computer e il telefono”. La cerimonia di premiazione, organizzata dall’Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio presieduta da Simona Dei, si terrà sabato 12 settembre, nel pomeriggio (ore 16.30), a Certaldo Alto, nei locali di Palazzo Pretorio. Sarà presente la giuria, presieduta da Sergio Zavoli e composta da Pier Francesco De Robertis, Paolo Ermini, Stefano Folli, Margaret Mazzantini, Marta Morazzoni, Luigi Testaferrata.

Ho cominciato a camminare. Perché ne avevo voglia, perché non sopportavo più l’idea di star seduto. Così, ho deciso di partire. Fare un ponte Londra – Trieste. A piedi. Due mesi circa. Sulle orme del primo conflitto mondiale. Prima di Natale ho scritto: “Parto a maggio”. E a maggio son partito veramente. È il maggio del 2014. Nasce così il viaggio di Nicolò Giraldi attraverso la memoria della Prima guerra mondiale. Memoria dell’Europa che proprio in quei giorni commemora i cento anni dallo scoppio del conflitto.

Memoria individuale perché il giornalista trentino parte accompagnato dal ricordo dell’omonimo bisnonno, fante che ha combattuto per l’Austria-Ungheria. Giraldi realizza un avvincente reportage giornalistico, mescolando regole antiche e linguaggi moderni. Esce di casa e cammina per la strada, si perde tra la gente, osserva e domanda, si esprime attraverso la scrittura, i video, i social media. Ha il merito di raccontare fatti, persone e luoghi che sarebbero alla portata di tutti, perché ci circondano e perché fanno parte della nostra storia, ma che nessuno vede.

Il suo lavoro, dal quale è nato il libro “La Grande Guerra a piedi” (EdizioniBiblioteca dell'Immagine, prefazione di Paolo Rumiz), offre un contributo prezioso e innovativo per la conservazione della memoria collettiva. Per tutte queste ragioni, Nicolò Giraldi riceverà il Premio Tutino Giornalista 2015. Il riconoscimento, istitutito dall'Archivio dei diari nel 2013 in memoria del suo fondatore Saverio Tutino, viene designato dalla direzione artistica del Premio Pieve e sarà consegnato da Gloria Argelès, moglie di Tutino, venerdì 18 settembre, durante la 31esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino, a Pieve Santo Stefano (Arezzo). Il giornalista dell'Espresso Pier Vittorio Buffa e il direttore de Il Piccolo Paolo Possamai presenteranno il lavoro di Giraldi e daranno vita a un un dibattito sullo stato dell'arte del giornalismo e sui contenuti delle commemorazioni dei cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. 

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