Non deve chiudere il pronto intervento sanitario della Croce Rossa di Roncobilaccio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 1999 14:50
Non deve chiudere il pronto intervento sanitario della Croce Rossa di Roncobilaccio

L'appello è del Consiglio provinciale di Firenze che ha approvato, su iniziativa del consigliere Alessandro Corsinovi, un ordine del giorno che afferma la necessità che sia favorita una intesa fra Croce Rossa, Società Autostrade e ASL per il mantenimento del presidio; a questo fine il presidente della Provincia si attiverà in tutte le sedi competenti. Tutte favorevoli le forze politiche, con l'eccezione di Rifondazione, i cui rappresentanti si sono astenuti per sottolineare più in generale la carenza di servizi pubblici sanitari nel Mugello e nell'Alto Mugello.


Illustrando l'ordine del giorno Alessandro Corsinovi (CCD) ha sostenuto che la Provincia può e deve intervenire in difesa del presidio, messo a rischio dal mancato accordo finanziario, finora, fra Autostrade e Croce Rossa per la prosecuzione del servizio, che in passato si è rivelato di fondamentale utilità per soccorrere persone ferite in incidenti sul tratto appenninico dell'A1 ed ha anche salvato la vita a molti operai vittima di incidenti nei cantieri dell'Alta Velocità. Quella svolta è stata una attività di rilevante interesse pubblico in una zona dove non esistono altre immediate possibilità di intervento ad eccezione dell'elisoccorso.


E' sotto gli occhi di tutti, ha rilevato Piero Parotti di Rifondazione Comunista, la carenza di servizi pubblici sanitari nell'area. Al di là del caso specifico di Roncobilaccio il vero problema è quindi un altro, quello di dotare stabilmente il territorio mugellano di adeguate strutture sanitarie.
La Giunta provinciale, ha detto l'assessore alla Viabilità Piero Certosi, si adopererà perché il presidio sia mantenuto fino a che proseguiranno i lavori nei cantieri aperti per le grandi opere pubbliche in corso di realizzazione in Mugello.

La Provincia non ha competenze dirette ma ritiene di poter svolgere un suo ruolo e che vi siano i margini per una intesa che consenta di rinnovare anche per il 2000 gli accordi finanziari che hanno fino ad oggi consentito l'apertura del presidio.
Su questa linea Giancarlo Girolami (DS) ha proposto alcuni emendamenti, poi accolti, all'ordine del giorno proposto da Corsinovi, tendenti a indicare nel rinnovo delle intese fra Croce Rossa, Autostrade e ASL la strada per il mantenimento del servizio.

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