Telefonate a Topolino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 1998 23:50
Telefonate a Topolino

Nessun astio del consiglio provinciale per Topolino, tutt'altro, ma il telefono è cosa italiana, inventata dall'italiano e fiorentino Antonio Meucci e non dallo statunitense Alex Bell, come invece è stato sostenuto in una rubrica di divulgazione culturale di un periodico a fumetti, edito da una compagnia editoriale. La Provincia, mettendo in atto le indicazioni del consiglio provinciale che ha approvato all'unanimità un ordine del giorno del consigliere di An Enrico Nistri con un emendamento del Pds presentato dal capogruppo Luigi Nigi, promuoverà un'iniziativa a ricordo dell'invenzione di Meucci, probabilmente il collaborazione con il Museo di storia della scienza che nacque anche per documentare l'enorme contributo recato al progresso dell'umanità dagli scienziati e inventori italiani.

"Come riconosciuto nel 1886 dalla stessa Suprema Corte Americana -spiega Nistri- il telefono fu inventato nel 1871 da Meucci che però, per le sue precarie condizioni economiche, non poté rinnovare per più di due anni il brevetto: in seguito Bell poté di nuovo brevettare e commercializzare l'invenzione, ricavandone un enorme lucro economico". L'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, numerosi uomini di cultura, fra cui lo storico inglese Denis Mack Smith e il sociologo Gianni Statera, il Movimento italiano genitori, l'Associazione per la tutela del minore, "hanno condannato -si legge nell'ordine del giorno approvato dal consiglio- questa deformazione storica, tanto più grave per un periodico che si rivolge con intenti anche didascalici a un pubblico infantile.

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