750° dalla nascita di Dante Alighieri

Un ricco calendario di eventi: domani il via alle celebrazioni con i Cento Canti, la sfilata dei Gonfaloni e il concerto alla Basilica di Santa Croce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2015 15:10
750° dalla nascita di Dante Alighieri

Al via domani le celebrazioni ufficiali per il 750/o anniversario della nascita di Dante Alighieri. Firenze ricorderà il suo nobile concittadino con la decima edizione dei Cento Canti, con una sfilata di Gonfaloni e un concerto alla Basilica di Santa Croce.

L’ideaIl Comune di Firenze nel tributare il suo omaggio al poeta e cittadino Dante Alighieri nell’anno in cui ricorrono i settecentocinquanta anni della nascita, patrocina quattro iniziative, co-finanziate dal Mibact, che vogliono riassumere, per ogni tipo di pubblico, la complessità della sua figura e della sua opera, sia come padre della lingua italiana sia come personaggio che ispira ancora oggi varie forme di produzione artistica, dimostrando in ogni tempo la sua contemporaneità. La giornata inaugurale dell’anno dedicato a Dante sarà domani, 14 maggio, giorno in cui si svolgerà la cerimonia che ricorda sia la nascita del poeta, avvenuta presumibilmente in questo periodo, sia la sua importanza per l’unità della nazione italiana di cui Firenze fu capitale proprio nel 1865, anno in cui fu alzata la statua a Dante nei pressi del santuario delle glorie italiche.

L’Accademia della Crusca in collaborazione con l’Opera del Vocabolario Italiano, sancita da una Convenzione quinquennale fra l’Accademia e il CNR, si propone di realizzare un Vocabolario che raccolga l’intero patrimonio lessicale contenuto nelle opere di Dante, latine e volgari, consultabile in versione sia informatica che cartacea. Il Progetto consentirà alle due istituzioni di valorizzare e mettere a frutto le vaste esperienze che entrambe hanno maturato in campo linguistico, filologico, lessicografico e informatico.

La Società Dantesca Italiana propone un calendario ricco di iniziative che includono sia momenti musicali che letterari, cercando il coinvolgimento di un vasto pubblico, con conferenze (7,14,21,28 maggio) sia per studiosi che per appassionati.

Virgilio Sieni, direttore della Biennale di Venezia per la Danza, uno dei protagonisti della scena contemporanea europea, con la sua Accademia sull’arte del gesto, dirige una produzione inedita dal titolo “BALLO 1265” , che consiste in 33 canti in forma di danza. Lo spettacolo debutterà a Firenze, in Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento, dal 28 al 30 dicembre 2015.

L’Associazione Culter -"All'improvviso Dante 100 canti per Firenze" organizza da anni un progetto di formazione alla lettura e all’approfondimento della Divina Commedia che ha come esito una grande performance popolare in cui tutti i partecipanti diventano protagonisti dando voce, insieme, all’intera Divina Commedia. Il percorso di formazione coinvolge ogni anno giovani, anziani, famiglie, personaggi dello spettacolo, rappresentanti delle istituzioni fiorentine, scuole elementari, medie e superiori, detenuti delle case circondariali, lavoratori di Aziende pubbliche e private. La decima edizione sarà dedicata appunto ai 750 anni dalla nascita di Dante, in concomitanza con i 150 anni di Firenze Capitale, i due anniversari coincidono anche con quello che per i cantori sarà il compleanno dei 10 anni di una storia in comune.

Il programma di domaniAlle 9.15 in Piazza della Signoria il sindaco insieme al presidente del Comitato promotore delle celebrazioni del 150° anniversario di Firenze Capitale d'Italia, in collaborazione con la Società Dantesca Italiana, presiederanno la rievocazione della sfilata dei gonfaloni con cui al tempo di Firenze capitale fu inaugurata la statua di Dante in Piazza Santa Croce. In quest'occasione i cantori dell'Associazione Culter, organizzatori dell'evento "All'improvviso Dante 100 canti per Firenze", dopo il ritrovo in piazza della Signoria dei gonfaloni delle città che parteciparono alla commissione della statua di Dante in Piazza Santa Croce nel 1865, leggeranno come d'abitudine il proprio Canto singolarmente o in gruppo e a seguire il Sindaco Dario Nardella leggerà il I° Canto dell’Inferno sull’Arengario di Palazzo Vecchio.

Da Piazza della Signoria partirà il corteo che arriverà in Piazza Santa Croce dove, sul sagrato della Basilica, i cantori di Culter reciteranno tutti insieme il corale del XXXIII° Canto del Paradiso. Il corteo entrerà nella basilica di Santa Croce dove il Sindaco e le Autorità renderanno omaggio al grande poeta nazionale e a seguire si svolgerà un concerto organizzato da Padre Antonio Di Marcantonio dal titolo " Alla Ricerca di Dante", un’azione musicale di Federico Bonetti Amendola che si terrà alla Basilica di Santa Croce.

L’ultima sera di Dante Alighieri, un tardo pomeriggio di settembre del 1321, musicata e raccontata dal compositore Federico Bonetti Amendola. L’opera dal titolo Alla ricerca di Dante, realizzata in collaborazione tra la Società Dantesca italiana, l’Associazione Amici di Santa Croce e l’Associazione Aer Arts, verrà presentata in anteprima nella Basilica di Santa Croce in Firenze, alle 12:00, a conclusione degli eventi celebrativi per il 750° anniversario dalla nascita del sommo poeta.

Libretto e musiche sono di Federico Bonetti Amendola, Giuseppe Naviglio e Lorena Nocera rispettivamente baritono e voce recitante, l’Orchestra è la Sinfonica del Lazio diretta da Pierangelo Gelmini. Francesca Varisco ha collaborato ai testi eClaudia Di Fonzo,dell’Università di Trento, ha fornito la consulenza dantesca e per i recitativi.

L’azione musicale di Bonetti Amendola prende le mosse dalle ultime ore del Poeta consumate dalla febbre. Delirio e ricordi si sovrappongono. Ombre e luci di tutta una vita spesa tra politica e poesia: memorie dure, eventi sanguinosi e ricordi lievi, che vanno a comporre un insolito ritratto. Un viaggio emozionante alla (ri)scoperta di quello che fu l'uomo politico, il cittadino, l'esule, il poeta.

Un caleidoscopio di eventi per celebrare i 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta. L’Unione Fiorentina-Museo Casa di Dante non poteva non essere tra i protagonisti delle celebrazioni che ci accompagneranno nel corso di questo anno attraverso una fitta serie di iniziative. Primo appuntamento il 22 maggio alle 18, quando al Museo sarà inaugurata la mostra fotografica di Ilaria Gori ‘I luoghi danteschi’. Si tratta, spiega l’autrice, di un “viaggio ideale in cui ripercorrere, attraverso uno sguardo intimo e discreto, gli aspetti della vita del poeta tra Firenze e Ravenna”.

Luoghi che ancora oggi ci permettono di “entrare nel suo mondo” scoprendone le mille sfaccettature. Il 6 giugno alle 10,30 la Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio farà da sfondo alla cerimonia ‘750° annuale della nascita di Dante’, organizzata in collaborazione tra il Comune e il Museo Casa di Dante, con la partecipazione della Società Dantesca Italiana. Nell’occasione il Museo presenterà il cortometraggio ‘Museo Casa di Dante-Un viaggio nel tempo’, per la sceneggiatura di Stefano Massini. Da non perdere il 19 giugno alle 21 ‘E ‘l modo ancor m’offende’, spettacolo di teatro civile sulla ‘violenza di genere’ ispirato dai versi dedicati da Dante a Francesca da Rimini (testo di Giuliano Turone, in scena con Alessandra Mandese per la regia di Igor Grèko).

Si tratta di un’originale rappresentazione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Romualdo Del Bianco, che si dipana attraverso il dialogo tra un professore eccentrico e un’aspirante professoressa di ‘educazione all’uguaglianza di genere’. E chi meglio di Francesca da Rimini può incarnare l’immagine della donna umiliata? In autunno, poi, il 18 ottobre, sarà inaugurata al Museo Casa di Dante dell’artista Donato Di Zio ispirata alla Commedia. “Abbiamo deciso di presentare alla città un programma quantomai vario ed avvincente – afferma Silvano Fei, presidente dell’Unione Fiorentina-Museo Casa di Dante -.

Vorremmo che questo anno servisse a far meglio conoscere il genio di Dante al grande pubblico. Ma allo stesso tempo intendiamo offrire interessanti spunti di approfondimento a chi invece non è certo digiuno dell’opera dantesca”.

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