74° della Liberazione: cerimonie in Santa Croce e piazza Signoria

Sabato anniversario con l’ex presente del Sudafrica Petrus Kgalema Motlanthe. Leonardo Bieber (PD): “Finalmente una targa in ricordo di Villa Triste, un luogo fondamentale per la Resistenza di Firenze al nazifascismo a beneficio soprattutto delle nuove generazioni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2018 23:55
74° della Liberazione: cerimonie in Santa Croce e piazza Signoria

Sabato, 11 agosto, si celebrerà il 74° anniversario della Liberazione di Firenze, che quest’anno ha un ospite d’eccezione: l’ex presidente del Sudafrica e membro dell’African National Congress Petrus Kgalema Motlanthe, attualmente trustee della Nelson Mandela Foundation. A Firenze in occasione dei 100 anni dalla nascita di Mandela, simbolo della lotta all’apartheid e alla segregazione razziale contro i neri, Motlanthe assisterá alle celebrazioni della liberazione della città dal nazifascismo. Motlanthe è stato il terzo presidente del Sudafrica dal 25 settembre 2008 al 9 maggio 2009, mentre da quella stessa data al 2014 è stato vicepresidente nominato dal suo successore Jacob Zuma.

Il primo evento della giornata di sabato si terrà alle 7 a Palazzo Vecchio, quando ci saranno i rintocchi della Martella, la campana della Torre di Arnolfo, che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia.

A seguire, alle 9.45, in piazza Santa Croce si terrà la cerimonia solenne dell’Alzabandiera con la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari e sarà reso onore ai caduti di tutte le guerre con le preghiere di suffragio: per la Comunità ebraica ci sarà la lettura del discorso del rabbino capo Amedeo Spagnoletto, che non sarà presente perché impegnato nelle funzioni religiose dello Shabbat; per il Consiglio dei pastori evangelici interverrà il pastore Raffaello Volpe, mentre per la Chiesa cattolica parlerà Monsignor Vasco Giuliani.

Alle 10.15, al termine della cerimonia, partirà il corteo diretto a Palazzo Vecchio, con al seguito i Gonfaloni di Firenze, della Regione Toscana, della Città metropolitana e dei vari Comuni dell’area fiorentina, oltre ai labari della federazione delle associazioni partigiane e delle associazioni d’arma e combattentistiche.

Sull’Arengario di Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria, alle 10.30 sono in programma l'intervento del sindaco Dario Nardella e l’orazione di Renato Romei, membro della segreteria provinciale dell’Anpi di Firenze.

Alle 20 sempre sull’Arengario di Palazzo Vecchio si terrà il concerto per la cittadinanza della Filarmonica ‘F. Nucci’ di Ponte Buggianese.

“Oggi con l'apposizione di una targa per ricordare la terribile vicenda di Villa Triste è stato dato seguito alla mozione che presentammo insieme ad altri consiglieri democratici tempo fa”. Il consigliere del Partito Democratico Leonardo Bieber esprime viva soddisfazione per la cerimonia avvenuta questa mattina, alla presenza dell'assessore Andrea Vannucci, in uno dei luoghi simbolo della città durante la Resistenza. “Avevamo chiesto, convintamente, l'apposizione di una targa in quell'edificio dove la banda Carità imprigionò e torturò gli antifascisti fiorentini.

L'iter è stato complesso – spiega il consigliere PD Leonardo Bieber – soprattutto per la volontà espressa dai condomini dell'edificio di non apporre una targa sulla facciata del loro immobile (la targa infatti è stata apposta sul muro di fronte di proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia). Il fatto che la cerimonia sia avvenuta proprio a ridosso dell'11 agosto, data della liberazione della città, rende ancora più forte la simbologia e l’importanza dell’evento”.

L'edificio, proprio su istanza dei proprietari dell'immobile, ha ottenuto il vincolo dal Ministero dei Beni culturali come “bene di interesse culturale, particolarmente importante per la sua intima connessione con le vicende storiche e politiche della Nazione” e “ineliminabile testimonianza per la trasmissione alle nuove generazioni dei valori che il progresso oppose alla barbarie” (in particolare il vincolo riguarda le cantine, luogo delle tragiche torture). L’iscrizione commemorativa va ad integrare la lapide già presente nell’area condominiale di via Bolognese 67, di difficile visibilità.

“Nella targa – prosegue Leonardo Bieber – vi sono state riportate delle parole di Piero Calamandrei. Un gesto importante per ricordare un luogo fondamentale per la Resistenza di Firenze al nazifascismo a beneficio soprattutto delle nuove generazioni. Un luogo di tortura, di sopruso e di morte (vi fu fermato anche Gino Bartali). Una delle pagine più buie e più tristi nella storia della nostra città. L'apposizione di questa targa – conclude il consigliere PD – rappresenta un gesto importante, soprattutto per le nuove generazioni, per ricordare il valore della Resistenza e la lotta per la libertà e la democrazia”.

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