70° anniversario della Liberazione, lunedì cerimonie in piazza dell’Unità Italiana e in Palazzo Vecchio

Il sindaco Nardella: “Lavoreremo perché l’11 agosto non sia solo un ricordo, ma sia un’imperdibile occasione di educazione civica e ai valori democratici della nostra comunità”. Nocentini: "Consolidare il sistema della memoria"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2014 18:29
70° anniversario della Liberazione, lunedì cerimonie in piazza dell’Unità Italiana e in Palazzo Vecchio

I rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo che suonò quell’11 agosto 1944 per annunciare la liberazione della città, apriranno lunedì le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione di Firenze. Alle 10 in piazza dell’Unità Italiana è prevista la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai Caduti di tutte le guerre. Al termine della cerimonia partirà il corteo diretto a Palazzo Vecchio, con al seguito i Gonfaloni di Firenze, della Regione Toscana e dei Comuni della provincia, oltre ai labari della federazione delle associazioni partigiane e della associazioni d’arma e combattentistiche. Nel Salone dei Cinquecento sono in programma i saluti del sindaco Dario Nardella e l’intervento del partigiano Vittorio Meoni presidente dell’Anpi della Provincia di Siena. Le celebrazioni si concluderanno in serata in piazza Signoria, sull’Arengario di Palazzo Vecchio, dove alle 21 si terrà il tradizionale concerto della Filarmonica ‘Gioacchino Rossini’.Una mostra storico documentaria che ripercorre l’anno di guerra di Firenze nei manifesti e negli atti dell’amministrazione comunale, la proiezione del docufilm sulle gesta del ventottesimo Battaglione Maori, una mostra sulla storia della Divisione della Friuli, ma anche un concerto con testo e musica del maestro James Demby e un percorso letterario della memoria: sono alcuni degli eventi organizzati per la celebrazione del 70° anniversario della Liberazione di Firenze e della Toscana, avvenuta l’11 agosto 1944. Gli eventi, curati dal Comitato per le celebrazioni del 70° della liberazione di Firenze, di cui fanno parte il Comune di Firenze e la Regione Toscana, sono stati presentati questa mattina in Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella, che ha mostrato il libro d’onore delle firme degli ospiti di Palazzo Vecchio del 1945, dalla vicesindaca Cristina Giachi, dall’assessore regionale alla Cultura Sara Nocentini e dalla vicepresidente del Comitato per le celebrazioni del 70° della liberazione di Firenze Susanna Agostini.

Presenti tra gli altri anche i membri del Comitato e il Colonnello Vincenzo Grasso del Comando Divisione ‘Friuli’. “Ancora oggi fa venire la pelle d’oca la lettura delle pagine di storia vera che ci sono nel libro d’onore delle firme degli ospiti, che i sindaci custodiscono dal 1800 ad oggi”, ha affermato il sindaco Nardella. Che ha aggiunto: “Lavoreremo perché la celebrazione dell’11 agosto non sia solo un mero ricordo, ma sia per noi un’imperdibile occasione di educazione civica e ai valori democratici della nostra comunità; un’occasione per dialogare coi nostri giovani e di orgoglio della città che si è liberata con le proprie forze e che sapeva da che parte stare: dalla parte della libertà e della democrazia, valori fondanti della nostra Patria”.

“È centrale approfittare di questo anniversario storico per ricordare a chi non ha vissuto quei periodi, ma è nato e cresciuto in un periodo di pace - ha continuato il sindaco -, cosa significa perdere la vita per gli ideali e riconquistare la libertà. Per fare in modo che la nostra comunità cresca più forte e pacifica e sia davvero testimone nel mondo di pace e libertà è importante che Liberazione sia uno strumento di lavoro per i nostri ragazzi”. “È un panorama di eventi che rappresentano il contributo di generazioni diverse - ha detto la vicesindaca Giachi - e che esprimono bene la coralità dell’evento della Liberazione che non fu un atto che si concentrò in un momento, ma fu un’operazione corale e varia che richiese tante settimane di battaglie instancabili”.

“Questi eventi sono solo l’inizio della costruzione della memoria - ha continuato Giachi -. Iniziano in questo mese ma andranno avanti fino al 25 aprile quando sarà più semplice coinvolgere i giovani, perché non ci saranno le vacanze e le scuole sono aperte. Il nostro impegno, e ci stiamo già lavorando, è costruire un percorso di celebrazione del 70° della Liberazione per i ragazzi delle scuole da qui ad aprile”. “Sento forte il bisogno di trovare testimoni per i cittadini più giovani - ha concluso Giachi - perché la memoria non è solo l’unico antidoto contro la violenza, ma anche un dovere morale che abbiamo nei confronti di coloro che hanno perso la loro vita per il bene di tutti”. “Il Comitato per le celebrazioni del 70° della liberazione di Firenze è nato per dare il via ad un impegno istituzionale di raccolta delle testimonianze non solo delle associazioni e delle Istituzioni ma anche delle famiglie e delle persone - ha detto la vicepresidente Agostini -.

Un luogo dove dall’11 agosto al 25 aprile 2015 chiunque può portare la propria testimonianza. Al di là dei nomi che oggi fanno parte del Comitato è il Comune che d’ora in poi porterà avanti la testimonianza viva di ciò che è accaduto nell’insurrezione di popolo che ha portato la città ad essere Medaglia d’oro alla Resistenza”.

"Le iniziative per il Settantesimo della Liberazione di Firenze saranno una grande occasione per consolidare il nostro sistema della memoria, con tutti i soggetti che in esso sono coinvolti, così come per fare un salto di qualità, con l'ambizione di arrivare, entro la fine della legislatura, a presentare questa nostra esperienza anche a livello internazionale". E' con queste parole, che tracciano un percorso di impegno anche per il futuro, che l'assessore alla cultura Sara Nocentini è intervenuta questa mattina a Palazzo Vecchio alla presentazione delle iniziative con sui si ricorderà il significato dell'11 agosto 1944, Liberazione di Firenze, evento che ha cambiato il corso della storia politica e militare della Resistenza. "La Regione Toscana - ha ricordato l'assessore - accompagna e sostiene le iniziative del Comune di Firenze e del comitato costuitosi per il Settantesimo, così come ha fatto in ricordo di Radio Cora e dei Gap e così come stiamo facendo in tutta la regione, consapevoli che quei tempi ci hanno segnato profondamente.

Consapevoli soprattutto di dover pienamente cogliere le lezioni della storia per trasmettere, in particolare alle giovani generazioni, spesso provenienti da storie e terre diverse, il senso di quegli avvenimenti. Anche rinnovando linguaggi e didattica, per collegare il Novecento italiano ed europeo a tutto ciò che implicano la lotta ai totalitarismi e l'affermazione della democrazia". "E' in questo modo - ha concluso Sara Nocentini - che, tra le altre cose, si producono gli anticorpi al razzismo e si educa all'esercizio della legalità democratica"

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