50^ Giornata Mondiale della Terra: oggi studenti a confronto sul futuro

Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: "A voi affidiamo la salvezza del pianeta". Formazione e scambio di idee grazie alla sessione webinar organizzata dal Global Sharpers Hub per il Parlamento degli studenti e Consulta dei giovani toscani. Donati Bianchi (Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione): “Dopo la pandemia un forte impegno civile a difesa dell’ambiente e della salute”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2020 13:54

Firenze– Oggi è toccato all’Italia dare il via alle celebrazioni del 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra (#EarthDay), pensata per la sensibilizzazione alla tutela del nostro Pianeta e promossa dalle Nazioni Unite.

Progetti di promozione delle pratiche sostenibili a livello locale, progetti di educazione alla sostenibilità e all'imprenditorialità, progetti di inclusione sociale. Nel 50° anniversario della Giornata mondiale della terra, il Consiglio regionale si mobilita attraverso il Parlamento degli studenti che oggi, 22 aprile, ha partecipato dalle 9.30 e per l'intera mattinata alla Webinar organizzata dal Global Sharpers Hub di Firenze dal titolo "Salviamo il nostro Pianeta", dedicata proprio agli studenti dell'organismo consiliare e alla Consulta degli Studenti della Toscana.

Soddisfazione per "Un parterre di relatori così qualificati" è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenuto ad avvio dei lavori: "Si tratta di un'occasione interattiva a tutto tondo su un tema centrale nella formazione e nella cultura dei nostri giovani - ha commentato il presidente - ; se c'è una lezione che questo periodo di emergenza ha chiarito al mondo intero, è che la ripartenza sarà solo una tappa verso un nuovo futuro, con approcci innovativi e attivi, figli di mentalità e cultura rinnovata e certamente interdisciplinare. Senza di voi il pianeta non si salva".

Alla 'lezione-confronto' sono intervenuti Roberto Buizza - ordinario alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e responsabile del centro d’eccellenza inter-disciplinare dei cambiamenti climatici - che ha trattato il tema “L’evoluzione climatica del nostro pianeta” e il professor Carlo Carcasci- dipartimento di Ingegneria Industriale di Firenze, Sistemi per l’energia e l’ambiente -, che ha parlato del “Futuro a energia sostenibile”. Per concludere, Alessandro Panerai - giovane manager inserito da Forbes nella lista dei 100 leader italiani under 30 – ha affrontato la tematica dello “Sviluppo sostenibile e inclusione sociale”.

“Grazie a questa sessione tanti giovani toscani impegnati attivamente nella scuola hanno potuto accrescere la loro consapevolezza su un tema così importante, come quello della salvaguardia del nostro pianeta, ascoltando da diversi punti di vista. Ed è solo con i giovani e attraverso i giovani che possiamo affrontare i cambiamenti necessari per curare il nostro malato pianeta terra” afferma Stefano Guarnieri fondatore della comunità fiorentina dei Global Shapers.

A confrontarsi con i relatori i nostri studenti che, come spiega il presidente del Parlamento, Francesco Galanti, hanno "particolarmente a cuore il tema dell'ambiente: quest'anno abbiamo già approvato due progetti relativi alla salvaguardia del nostro pianeta e li abbiamo presentati alla Regione per l'attuazione. E' fondamentale che le istituzioni promuovano incontri formativi su un tema così importante e che spesso resta in secondo piano nelle aule scolastiche"; fondamentale, precisa Galanti, anche "per sensibilizzarci a elaborare un progetto concreto contro i 'nemici' della nostra Terra". Tra le questioni sollevate dal confronto interattivo anche la tutela che la Costituzione promuove per la salvaguardia di ciò che ci circonda, perché ambiente e paesaggio "non sono solo la nostra casa, sono la nostra identità".

“Oggi celebriamo la 50^ Giornata Mondiale della Terra, un appello è stato lanciato da personalità del mondo della cultura, della scienza e dell’ecologia per chiedere con forza che la pandemia sia un vero monito affinché la ripartenza non sia un bomba libera tutti dal punto di vista ambientale. Onoreremo i nostri morti e dimostreremo di preoccuparci davvero dei nostri bambini se sapremo anche assumere un forte impegno civile a difesa dell’ambiente e della salute. E questo a partire anche dalle nostre scelte quotidiane. Il 2019 – ricorda la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – è stato l'anno delle ragazze e dei ragazzi del di Fridays For Future, un movimento enorme di giovani che ci hanno chiesto di assumerci le nostre responsabilità.

Poi è arrivata la pandemia che ci ha fatto capire materialmente quanto la nostra Terra sia piccola e interconnessa, con un virus che qualche esperto noi esclude possa viaggiare anche sulle microparticelle di inquinamento che attanaglia le nostre città. Celebriamo la Terra e insieme i nostri diritti umani fondamentali, tra questi anche quello di mettere a frutto le conoscenze e le tecnologie che ci possano aiutare a ripartire con consapevolezza. Sostenibilità, riduzione dell'inquinamento e sostegno all'economia sono obiettivi fortemente conciliabili.

Adesso un'opportunità. Siamo primi, tra le cinque principali economie europee, nella classifica per indice di circolarità, il valore attribuito secondo il grado di uso efficiente delle risorse in cinque categorie: produzione, consumo, gestione rifiuti, mercato delle materie prime seconde, investimenti e occupazione. È quanto emerge dal “Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia” 2020, realizzato dal Circular Economy Network, la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da 14 aziende e associazioni di impresa, e da Enea.

Il Rapporto – conclude la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – è stato presentato lo scorso 18 marzo nel mezzo della pandemia per incoraggiarci affinché la ripresa non sia come prima, come ci ha chiesto anche Papa Francesco”. 

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