2016: l'anno della nuova Fortezza da Basso

Il progetto strategico della Camera di Commercio di Firenze presieduta da Leonardo Bassilichi

Nicola
Nicola Novelli
06 dicembre 2015 21:56
2016: l'anno della nuova Fortezza da Basso

La nuova pista per l'Aeroporto Vespucci e la riorganizzazione del polo fieristico della Fortezza da Basso sono i due nodi strategici attraverso i quali passa il rilancio della città. E' questa l'opinione di Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Firenze dal 2014. Perciò la Giunta camerale ha assunto la questione Fortezza come uno dei temi principali del proprio mandato quinquennale.

Bassilichi ha deciso di intervenire a causa dell'attuale assetto proprietario della Fortezza. La concessione in uso del monumento a Firenze Fiera ha trasferito dagli enti pubblici azionisti alla società di gestione tutti gli oneri della manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura. A fronte di un canone vantaggioso le spese di mantenimento sono insostenibili e a cascata si riflettono anche sul principale cliente, Pitti Immagine (40% del fatturato complessivo del concessionario), che ogni volta deve sostenere in proprio le spese per ogni necessaria modifica.

Negli anni il polo fieristico-congressuale si è ritrovato in cattive condizioni di manutenzione e con un'impiantistica obsoleta. Per fare un esempio, il solo costo per il riscaldamento ammonta a un milione di euro l'anno. Ma anche l'assetto strutturale dei padiglioni non è più adatto agli eventi fieristici moderni. Per allestire e disallestire le due edizioni di Pitti Immagine i padiglioni sono impegnati per quattro mesi e mezzo all'anno.

Con un'intervista alla stampa del luglio scorso Bassilichi aveva annunciato di puntare su Firenze Fiera, come strumento di crescita collettiva, grazie a un rinnovato polo congressuale. Secondo il presidente camerale il business ideale per la nostra città è proprio quello congressuale, che richiede spazi inferiori alle fiere, ma si pone in straordinaria sinergia con uno dei luoghi più belli del mondo, dove ogni congressista, con la propria presenza, può generare un introito giornaliero superiore a € 500,00 al giorno.

Fece capire che era necessario stipulare una nuova concessione per definire nuovi nuovi rapporti tra i soggetti pubblici coinvolti. A ottobre è stato trovato l'accordo politico. La Camera di Commercio parteciperà Firenze Fiera al 25%, grazie alla cessione concordata delle quote azionarie di Comune, Regione e Città Metropolitana. Ognuno cederà l’8,33% della proprietà immobiliare e i quattro Enti diventeranno così proprietari ciascuno del 25% e i soldi derivanti dalla vendita saranno investiti nel recupero del complesso. Questa operazione dovrebbe consentire alla società concessionaria di coprire le spese, calcolate tra i 70 e i 100 milioni, del piano di recupero della Fortezza.

Per finanziare l'acquisizione di Firenze Fiera, la Giunta della Camera di Commercio il 3 novembre 2015 ha deliberato l’alienazione, con procedura ad evidenza pubblica, di due prestigiosi immobili nel centro storico, rispettivamente il “Palazzo della Borsa Merci”, in Volta dei Mercanti, e il “Palazzo della Loggia del Grano”, l'ex cinema Capitol in via Castello d’Altafronte. Dalla vendita Bassilichi conta di ottenere almeno 50 milioni di euro. Le altre istituzioni parteciperanno ai costi di ristrutturazione con la quota mancante, e/o invieranno una richiesta di aiuto al governo, perché la Fortezza sia pronta per l'eventuale vertice G7 del 2017.

Concluso l'accordo con Comune e Regione, in queste settimane Bassilichi ha lanciato un appello ad associazioni e gruppi di imprese perché partecipino al finanziamento alla realizzazione del progetto pre-esecutivo per accelerare i tempi di realizzazione. Sia l'Ordine degli Architetti che quello degli Ingegneri hanno espresso perplessità circa la mancata indizione di un concorso di idee. Le categorie professionali della Provincia di Firenze hanno manifestato preoccupazione in particolare per la mancanza di garanzie sulla qualità degli interventi architettonici su un bene di valore storico come la Fortezza.

Bassilichi risponde che il progetto originario è vecchio di dieci anni e che la città si trova di fronte a un bivio, gestire la sua realizzazione esecutiva così com'è, oppure ricominciare da capo per cancellarne di difetti, ma allungando i tempi in modo indefinito. Nel suo appello alla comunità economica fiorentina il Presidente camerale invita a non aver paura e convergere tutti gli sforzi verso un nuovo polo fieristico-congressuale da 70 mila metri quadrati, un complesso di spazi adatti a eventi espositivi medio-piccoli, ma ideale per la convegnistica anche di dimensione globale, mettendo in nuova sinergia la Fortezza con i palazzi dei Congressi e degli Affari.

Il progetto definitivo prevederà il rifacimento totale del padiglione Cavaniglia, la ristrutturazione del padiglione Spadolini e il restauro delle mura e dei camminamenti, realizzando nel bastione -lato giardino della vasca- un nuovo auditorium da 2.000 posti, oltre ad altrettanti posti in sale modulari attigue. Giardini pensili sui bastioni ricostruiti e coperti di un vero prato d'erba, raggiungibili anche dalla stazione di Santa Maria Novella grazie a una pensilina dal binario 16.

Preliminare il rilievo critico, che consiste in rilievi topografici realizzati dall'Istituto Geografico militare, indagini con il georadar a cura del CNR e un’analisi sulla composizione e sullo stato di conservazione degli elementi storici e delle mura. Ciò per conoscere meglio il teatro architettonico degli interventi ed evitare di intaccare eventuali presenze di interesse archeologico.

Bassilichi mira a far iniziare le procedure dei lavori nella seconda metà del 2016. Ecco di seguito il cronoprogramma definito:

  • dicembre 2015 rilievo critico, progetto preliminare e definitivo del padiglione 1
  • marzo 2016 bando europeo sugli appalti edili
  • settembre 2016 inizio dei lavori
  • ottobre 2017 vertice G7 a Firenze

Difficile che Leonardo Bassilichi riesca a centrare l'obiettivo per intero. La scelta della location del vertice G7 dipenderà non soltanto dalla qualità della struttura congressuale ospitante, da molti altri fattori, primo fra tutti i requisiti di sicurezza della località prescelta, tema su cui la città di Firenze non eccelle. Comunque vada, la ristrutturazione restituirà a Firenze un polo fieristico nuovamente competitivo, con la promessa di non interrompere l'ordinaria attività espositiva in calendario nel 2016.

Foto gallery
In evidenza