1° maggio: dieci fiorentini nuovi Maestri del Lavoro

In Palazzo Vecchio la tradizionale cerimonia per la consegna delle onorificenze a coloro che si sono distinti nella propria attività lavorativa. Il prefetto Varratta: “L’obiettivo di tutti: poter celebrare il lavoro ogni giorno”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2014 20:56
1° maggio: dieci fiorentini nuovi Maestri del Lavoro

Sessantacinque toscani, di cui 10 fiorentini (e altri 10 della provincia). Sono i nuovi Maestri del Lavoro che oggi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio hanno ricevuto la “Stella al merito del Lavoro” l'onorificenza istituita nel 1923 e annualmente conferita dal presidente della Repubblica. Alla cerimonia erano presenti le massime autorità cittadine, il prefetto Luigi Varratta, il direttore regionale del lavoro Sergio Trinchella, il console regionale della Federazione Maestri del Lavoro Alberto Taiti.L’onorificenza viene conferita tradizionalmente il Primo Maggio dal Presidente della Repubblica a coloro che si sono distinti, nella propria esperienza lavorativa, per laboriosità, perizia e condotta morale.

E anche “per gli insegnamenti che hanno saputo trasmettere ai colleghi più giovani”, ha sottolineato il prefetto Luigi Varratta inaugurando la cerimonia. “Perché tramandare competenze – ha aggiunto - mostrare con la forza dei fatti e dei comportamenti, più che con le parole, l’importanza di agire con serietà, onestà ed impegno, rappresentano il modo più efficace per contribuire al progresso duraturo di una comunità.”.

Una ricorrenza bella e importante che “oggi ha assume anche un sapore amaro” ha sottolineato Varratta “a causa delle preoccupazioni che tutti nutriamo per la crisi economica e occupazionale che stiamo attraversando”. “Le cifre della disoccupazione sono intollerabili - ha proseguito -perché dietro questi numeri ci sono i volti e le angosce di tante donne e uomini che combattono quotidianamente con la paura atroce di non riuscire a provvedere alle esigenze delle proprie famiglie.

E nel caso dei giovani senza lavoro, la paura di non riuscire a costruirsi un futuro e una famiglia”. Il prefetto ha quindi posto l’accento sul significato che la festa assume in questo particolare momento storico. La crisi e la mancanza di lavoro rischiano di creare fatture fra i cittadini, ha affermato, tensioni e contrapposizioni sociali tra chi conserva un impiego e chi si vede escluso dal mondo del lavoro. “Celebrare il Primo Maggio oggi vuol dire avere la consapevolezza che il lavoro è un valore fondamentale per l’individuo e la comunità, un patrimonio comune, fattore che unisce e non divide la società”.

E infine rivolgendosi ai dipendenti della pubblica amministrazione, Varratta ha detto “portiamo sulle spalle grandi responsabilità che assumono un rilievo ancor maggiore oggi davanti a milioni di connazionali che affrontano pesanti difficoltà e che guardano alle istituzioni cercando una risposta, un aiuto, un segnale di speranza. Abbiamo la fortuna di lavorare e di farlo al servizio del Paese con lo scopo di contribuire al bene comune”. L’obiettivo di tutti deve essere quello di poter celebrare il lavoro ogni giorno, non solo il Primo Maggio – ha concluso il prefetto – con la serietà, la costanza e la generosità del nostro impegno”.

Dopo il prefetto, hanno preso la parola il sindaco reggente Dario Nardella, la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il vice presidente della Provincia di Firenze Tiziano Lepri, il presidente regionale dell’Associazione nazionale Seniores d’Azienda Vincenzo D’Angelo, il console regionale della Federazione Maestri del Lavoro Alberto Taiti, e il direttore regionale del Lavoro Sergio Trinchella. In sala, i prefetti della Toscana che hanno consegnato l’onorificenza ai propri cittadini e le autorità civili e militari.Elenco insigniti 2014 (suddivisi per provincia di residenza):

Approfondimenti

Firenze: Maria Altamura, Iolanda Basagni, Andrea Bianchi, Rodolfo Bianconi, Claudio Calosi, Rosa Maria Del Piero, Maurizio Di Francia, Roberto Fontani, Giancarlo Gigli, Franco Grazzi, Marco Malesci, Cristina Menci, Alessandro Pacetti, Gianluca Poggiolini, Rita Pratellesi, Andrea Pratesi, Stefano Sani, Barnaba Trinca, Maria Vopi, Alessandro Zuri

Arezzo: Antonio Amorosi, Roberto Biancucci, Giulio Bigozzi, Roberta Brocchi, Maria Teresa Iacomoni, Carlo Lenzi, Enzo Mancioppi, Rizieri Padelli

Grosseto: Roberto Arcioni, Beatrice Leporini, Cesare Quintavalle

Livorno: Ivo Baggiani, Giancarlo Baldanzi, Attilio Bargagli, Vinicio Monnanni, Marcello Murziani, Alessandro Oliviero

Lucca: Maria Rosa Anzevino, Pietro Franceschini, Rinaldo Giometti, Claudio Paoli, Luigi Pardini, Fabrizio Pellegrinotti, Armando Tabarracci

Massa Carrara: Francesco Forni, Augusto Perini, Walter Tardelli

Pisa: Luciano Badii, Roberto Chiappe, Daniele Del Corso, Iliano Tempesti, Alessandro Vallini

Pistoia: Marco Frosini, Fabrizio Nesti, Cristina Riccio, Moreno Stagi, Stefano Trallori

Prato: Lucia Bacarelli, Andrea Lazzareschi Sergi, Stefano Romagnani

Siena:Marco Bettarini, Luciano Boschi, Paola Galli, Enzo Gambelli, Rossana Mili.

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